"Pensavo com'è il mondo, che tutti lavoriamo per non più lavorare ma se qualcuno non lavora ci fa rabbia."
"Ho conociuto una cassiera a Roma - dissi, - che a forza di vedersi allo specchio, lo specchio dietro il banco, diventò pazza... Credeva di essere un' altra.
Momina disse: -Bisognerebbe vedersi allo specchio... Tu Rosetta non hai avuto il coraggio..."
Le puttane non godono mai, - disse Momina. Anche Rosetta sussultò.
-Chi più puttana della Nene? - continuò Momina. - E' intelligente, ha il mestiere sulla punta delle dita, e tutto il temperamento che una scultrice può avere. Perché non fa soltanto questo? E invece no. Deve vestirsi da bambina, innamorarsi, sbronzarsi. Un bel giorno farà anche un figlio. Si è fatta la faccia... Lei crede che gli altri ci credano.
-Sei cattiva, - disse Rosetta.
-Momina ha ragione - brontolai. - Conta il lavoro non il modo.
-Non so quel che conta, - disse Momina. Ci guardò quasi sorpresa, ingenua. - Ho paura che niente conti. Tutte siamo puttane.
(vedi post prec.)
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