"...è dunque davvero possibile essere infelici? Che cosa significano il mio dolore e la mia disgrazia se sono in grado di essere felice? Sapete, non capisco come si possa passare accanto ad un albero e non essere felice di vederlo. Parlare con una persona e non essere felice di amarla! Oh, io non lo so esprimere... quante cose belle si incontrano ad ogni passo, cose così belle che anche l'uomo più abietto le apprezza? Guardate un bambino, guardate l'alba divina, guardate l'erba, come cresce, guardate negli occhi che vi guardano e vi amano..."
da L'idiota, parte IV (ed. Garzanti p. 640)
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