giovedì 2 ottobre 2008

No, meglio che la religione la lasciamo stare

"E' più probabile che la vita futura esista e che noi non comprendiamo le leggi che la governano. Ma se è così difficile e addirittura impossibile comprendere, dovrò forse rispondere per il fatto che non è nelle mie forze concepire l'incomprensibile? E' vero, diranno (...), che proprio in questo caso la sottomissione è necessaria, perché bisogna ubbidire senza stare a chiedere spiegazioni, perché è bene così, e per la mia mansuetudine sarò senz'altro ricompensato nella vita futura. Sottovalutiamo troppo la Provvidenza, attribuendole i nostri pensieri per il dispetto di non riuscire a comprenderla. Ma siamo sempre allo stesso punto, se è impossible comprendere la Provvidenza, allora, lo ripeto, non si può neanche rispondere per quello che all'uomo non è dato di comprendere. Allora come potrò essere condannato perché non ho potuto comprendere l'autentica volontà e le leggi della Provvidenza? No, meglio che la religione la lasciamo stare."

tratto da Dostoevskij, L'idiota, parte III (ed. Garzanti, p. 481)

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