E’ nato il Popolo delle Libertà! Pardon. Forse sarà il Partito delle Libertà. Saranno i cittadini a sceglierlo. Il nome, si intende. Tutto il resto lo deciderà il Cavaliere.
Se per fondare il Partito Democratico sono serviti lunghi anni di assemblee e discussioni estenuanti a Silvio è stata sufficiente una raccolta firme, il cui scopo iniziale non aveva nulla a che fare con la nascita di nuovi partiti. Era una semplice campagna propagandistica, di quelle che si organizzano una settimana prima per dar l’impressione “di agire concretamente”. Né più né meno.
Centinaia di banchetti in tutta Italia, farciti di volantini e bandiere forziste accoglievano chiunque avesse voluto dare il proprio sostegno a Previti, Dell’Utri e compagnia bella.
Naturalmente c’era anche il volto “nuovo” della politica italiana: la Brambilla, perché “il nuovo partito sarà dei giovani”. Peccato che l’arzilla venditrice di pesce (questo è stato il suo mestiere, fino a poco tempo fa) abbia 40 anni e per quanto si trucchi, giovane non è.
Da sottolineare l’estrema facilità con cui si poteva votare. Molti, su internet, hanno firmato numerose volte con nomi alquanto fantasiosi (da Che Guevara a Papa Ratzinger). Tutti accettati, più firme ci sono meglio è!
Passiamo alle reazioni dei vari politici di Forza Italia. Come noi, hanno saputo del nuovo partito dai giornali. Il loro compito, infatti, è obbedire al padrone, non pensare o, peggio ancora, decidere di testa propria.
Ecco le testuali parole di Maurizio Lupi: “Questo è un partito nato dal basso”. Poteva dire di tutto. Tranne questo.
Di tutt’altro parere Dell’Utri, uno dei fondatori di Forza Italia (condannato “a 2 anni di reclusione per tentata estorsione aggravata ai danni dell’imprenditore Vincenzo Garraffa” insieme ad un potente boss mafioso, Vincenzo Virga), il quale nutre numerosi dubbi sul nuovo Partito delle Libertà, considerandolo un “semplice circolo giovanile”. Fa bene ad essere preoccupato. Silvio vorrebbe liberarsi di tutti questi “vecchi”della politica per circondarsi di giovani (o sedicenti tali) e competere con Grillo.
Mentre scrivo questo articolo mi arriva la notizia che FI non si scioglierà. La Brambilla, che ha già dato vita alla TV e al Giornale delle Libertà (con i soldi di chi?), fonderà il nuovo partito, coalizzato con quello di Silvio.
Intanto Fini, Casini e il sènatur non hanno esitato a prendere le distanze dalla “nuova creatura” del Cavaliere. Quindi che c’è di nuovo sotto il sole?
Concludendo lancio un appello a tutti gli aderenti ai Circoli delle Libertà powered by Brambilla.
Per voi la Libertà significa cacciare dalle televisioni (quelle pubbliche non del padrone) i vari Luttazzi, Biagi e Santoro? Oppure stringere patti con i mafiosi e insultare i magistrati che fanno il loro dovere? O, ancora, non pagare le tasse e regalare le città italiane a imprenditori senza scrupoli?
Se è veramente questo che pensate, non chiamatela Libertà.
Anarchia (ma delle peggiori) sarebbe più appropriato.
3 commenti:
quella di che guevara e ratzinger non la sapevo....
Ah Ah! E' una cosa fantastica: se cerchi su internet puoi iscriverti al fan's club di Berlusconi col nome Io sono comunista e ti appare l'attestato col nome!
Posta un commento