Una situazione tragica
Dialogo insensato improvvisato dalla mia mente ispirata da vecchie letture.
-Ciao Giulio, come stai?
-Bene, grazie. E tu?
-Bene anche io.
-Quando possiamo fare una cenetta insieme con romanzi di pippo e scatole verdi di cedro?
-Quando preferisci, purché il sole sia già alto nel cielo e tutti riescano a vederlo.
-Sarà dura allora, non puoi cambiare criterio?
-Se vuoi cambio le mutande, ma criterio anche.
-Allora qual è quello nuovo?
-Vorrei che tutti vivessero in pace con i lombrichi, quelli arancioni che dominano il micromondo.
-Anche questo criterio mi mette in difficoltà, ma siccome tutti alla fin fine possono affermare quello che vogliono perché tanto non si vede niente, soprattutto se dietro scatole di cedro, allora io potrò assicurarti che tutti i lombrichi sono diventati rossi. Sarai contento?
-Lo sconforto mi prende, sentendoti parlare così. Non so se mi restituirà!
-No, sconforto, no! Beh dai l'importante è che tu abbia un colore preferito!
-Ma cosa pretendi? Sono cieco!
-Ah, non è vero: è che non c'è nulla da vedere!
-Urca, davvero? Allora ok. Facciamo una cena appena vuoi tu.
-Adesso?
-Sì, perché no?
(dopo un pò)
-GNAM! Che buona cenetta al lume di candela!
-Quale candela?
-Boh, era per dire!
-GNAM! Buona cena al lume della frode.
----FINE----
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