Pubblico per condivisione:
Non c’è niente di nuovo nella logica per cui, da un fatto di cronaca nera, si sia passati a tematiche di tutt’altro peso e rilevanza. Non c’è niente di nuovo nel modo in cui i principali media hanno trattato la questione. Rumeno aggredisce e uccide italiana. La sicurezza è il problema del momento, immigrazione- insicurezza sono un sempre-verde e dunque: caccia alle streghe, strumentalizzazione dell’avvenuto e impulsi razzisti mai sopiti. Niente di nuovo dunque. La destra italiana in questa miseria ci sguazza, le sue (mai scomparse) pulsioni fasciste e razziste riprendono vigore. In una corsa contro il tempo si susseguono innumerevoli esternazioni che in periodo di “pace” sarebbero suonate, appunto, fasciste e razziste. Invece no, ora sono lecite, esprimono il “sentimento del popolo italiano”. Ed io, sinceramente, comincio ad avere paura. E’ da un po’ di tempo a questa parte che assalti squadristi a danno di immigrati vengono dipinti come elementi folkloristici di un’Italia insofferente. Così abbiamo situazioni come quelle di Opera (gli avvenimenti dell’ultimo fine-settimana confermano la tesi) dove un gruppo di energumeni di Forza Nuova, ma non solo, aggrediscono “affettuosamente” dei nomadi, dei migranti tra gli applausi e l’approvazione solidale degli abitanti della zona. E la sinistra? In tutto questo chiasso la sinistra cede anch’essa alle pulsioni securitarie nella versione razzista dilagante, insegue la pulsione destroide e si arma per parteciapre anche lei alla caccia alle streghe. Ad un rumeno che delinque si risponde con un attacco a tutta la comunità rumena presente nel nostro “bel” paese. Come se a Pacciani, il famoso “mostro di Firenze”, si fosse risposto con una “necessaria” persecuzione dei toscani! L’omicidio Reggiani ha, a mio avviso, portato all’attenzione ben altre problematiche. La donna uccisa è stata aggredita nella tipica periferia cittadina dimenticata da Sindaci e amministrazioni, troppo impegnati nell’addobbare il centro o nella scellerata spesa in assurdi progetti. Sintomo di come ormai la politica sia una scatola nera, impermeabile alla realtà ed alle rivendicazioni dei cittadini e delle cittadine. Per evitare il tragico accaduto sarebbe bastato, forse, ascoltare gli abitanti della zona che da tempo chiedevano illuminazione pubblica e lo spostamento della fermata del bus. La politica ha preferito invece cavalcare le pulsioni razziste di parte dell’opinione pubblica e al posto di affrontare l’insicurezza nelle sue cause più profonde di disagio sociale, ha preferito ricorrere ad espedienti di mussoliniana memoria. Un “bel” decreto xenofobo firmato, ahimè, anche dai nostri compagni di sinistra. Aberrante poi il balletto di esternazioni provenienti da ogni dove e dalle persone più insospettabili che plaudono a tutto questo come segno di buona politica. Ah!!! La destra incredula di fronte a tanta grazia, nemmeno lei avrebbe osato tanto, alza il tiro e propone espulsioni di tutti quelli che non siamo ”alti, biondi e ariani”. Davanti a questa deriva non riesco a non indignarmi, provare quel “sottile” senso di schifo degno delle peggiori occasioni e urlare la mia rabbia. Propongo al più presto iniziative che siano di risposta a questo razzismo dilagante, a questa immotivata caccia allo straniero. Chiedo a tutti e a tutte gli antifascisti e antirazzisti di unirsi contro questo indecente susseguirsi degli eventi. Il mio è un appello davvero “materiale” e pragmatico, c’è la necessità di agire sul territorio e di una grande sforzo culturale. L’eredità dell’antifascismo, della resistenza sta in queste cose, dobbiamo resistere e chiedo a tutte e a tutti quelli che abbiano delle proposte di farsi sentire! Ora e sempre RESISTENZA!! !!
Andrea Aimar
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