1) una recensione critica al testo di Corrado Ocone Liberalismo senza teoria, che secondo me ben esprime la condizione odierna di impasse della tradizione liberale. Per questo la recensione è intitolata Il liberalismo alla resa dei conti, e si trova su I quaderni della Ginestra, XIII, 2014/3, pp. 57-59, disponibile in pdf al link: http://www.laginestra.unipr.it/wp-content/uploads/2010/10/Cavallo-scar.pdf ;
2) un articolo su Legge e diritto naturale in Alasdair MacIntyre, in cui ripercorro
un tratto dell’itinerario intellettuale di Alasdair MacIntyre, concentrandomi
sul tema dei diritti umani e di una loro possibile fondazione ontologica. Se in
Dopo la virtù (1981) egli scriveva
che «non esistono diritti del genere, e credere in essi è come credere nelle
streghe e negli unicorni»,
in scritti successivi ha sostenuto una concezione tomista della legge naturale,
la quale è compatibile con il riconoscimento di diritti umani universali. La
ripetuta presa di posizione, da parte di MacIntyre, contro di essi
è basata implicitamente sull’assunto che «il linguaggio dei diritti non può
essere separato dal contesto liberale in cui è nato» (D. Wallace).
Tuttavia, gli scritti stessi del filosofo forniscono le premesse per un diverso
approccio alla questione, che fornisce maggiore coerenza e forza all’etica che
egli ha proposto nel corso degli anni. Questo saggio si trova su Il pensare, III, n. 3, pp. 24-34. L'intero numero della rivista è disponibile qui: http://www.ilpensare.it/ilpensare_2015.pdf
https://unito.academia.edu/GianlucaCavallo
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