lunedì 2 luglio 2012

L'idealismo platonico


Il cosiddetto "idealismo platonico" - la possibilità di tradurre in termini razionali la realtà quale appare, dominandola, dominando con ciò, ad un tempo, il tragico mondo degli uomini - scaturisce, in una continua tensione e inquietudine, proprio da quello che non crediamo errato dire l' "empirismo platonico". I due termini (non due mondi separati) vivono in una sola tensione nel filosofo... in quanto consapevolezza di un mondo qual è (disordinato, ingiusto, disperante) ed esperienza di sé come ragione, come possibilità di giudizio e di dominio, e perciò come desiderio di un mondo che non è, ma può essere...; solo che va tenuto presente che l'un mondo non c'è senza l'altro, per cui la dualità non è di realtà di per sé opposte, ma è dualità dialettica, che si risolve, perciò, nello stesso processo conoscitivo, onde le condizioni mediante cui si pensa, che sono le stesse condizioni del dire, cioè del giudicare, s'identificano con il ciò senza di cui (causa) le cose non sarebbero, non sarebbe il tutto, in un 'solo discorso'.

F. Adorno, Introduzione a Platone, Laterza, Roma-Bari 2005, pag. 50